Lesione della cartilagine, di cosa si tratta
Tra le patologie articolari più frequenti, al secondo posto dopo quelle che colpiscono il menisco, ci sono quelle degenerative con lesioni alla cartilagine articolare.
Le lesioni cartilaginee possono essere localizzate, si parla allora condropatie di varia gravità ed estensione, oppure la degenerazione può interessare tutta l’articolazione caratterizzando le varie fasi dell’artrosi.
Ma quali sono le patologie degenerative che più frequentemente è necessario trattare? Sono quelle che colpiscono ginocchio e anca. Anche se, ad essere interessate, possono essere tutte le articolazioni.
Qual è il meccanismo di lesione
La cartilagine articolare ricopre tutti i capi articolari e deve assicurare un’altissima resistenza meccanica ed una resistenza all’attrito bassa. Tra le caratteristiche di questo tessuto c’è il metabolismo molto basso e l’assenza di vasi sanguigni. È questa la ragione per la quale la cartilagine non guarisce spontaneamente in seguito a una lesione.
Le lesioni cartilaginee possono essere primarie o idiopatiche legate ad una scarsa resistenza intrinseca oppure, possono essere secondarie a trauma o sovraccarico funzionale.
Curioso di capire come la medicina moderna affronti chirurgicamente le lesioni della cartilagine? Leggi il nostro approfondimento sul trattamento chirurgico della lesione della cartilagine
Trattamento della lesione della cartilagine
Per molto tempo il dolore per la lesione è stato trattato con anti-infiammatori e gli anti-dolorifici. Un importante passo avanti è stato compiuto negli ultimi venti anni utilizzando acidi ialuronici di vario peso e complessità. Un ulteriore passo avanti si è fatto con l’ingresso nella gamma dei trattamenti dei fattori di crescita piastrinici. Dal sangue omologo del paziente, tramite un comune prelievo ematico, è possibile isolare la componente plasmatica ricca di piastrine che contengono al loro interno numerosi fattori di crescita. I fattori di crescita piastrinici sono in grado di attivare le cellule accelerando la guarigione tissutale e stimolano la crescita dei vasi che facilitano l’afflusso sanguigno e quindi la guarigione.