Dolore alla rotula, come intervenire
L’articolazione femoro-rotulea può andare incontro a degenerazione e provocare dolore. Ciò accade in presenza di un sovraccarico meccanico, durante lavori o sport che si svolgono con il ginocchio flesso, in presenza di alterazioni anatomiche dell’apparato estensore o di alterata conformazione anatomica della rotula, della troclea oppure del tendine rotuleo. Il dolore è quasi sempre riferito alla parte anteriore del ginocchio.
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Rotula, cos’è
La rotula unisce il tendine quadricipitale al tendine rotuleo. È un osso sesamoide, cioè di forma simile al seme del sesamo, che fa parte integrante del sistema estensore del ginocchio. La sua funzione principale è quella di centrare le forze estensorie sulla troclea femorale. La rotula è rivestita posteriormente di cartilagine. Dal punto di vista biomeccanico è un osso sottoposto a forze in compressione e forze tangenziali elevate.
Meccanismo di lesione della rotula
La faccia posteriore della rotula è divisa in due faccette articolari ed è rivestita di cartilagine. Essa scorre nella troclea femorale ad ogni flesso estensione del ginocchio. L’articolazione femoro-rotulea, come tutte le altre articolazioni, può andare incontro a degenerazione. Le cause più frequenti di degenerazione della femoro rotulea sono:
Sovraccarico meccanico dovuto ad un eccesso ponderale in pazienti sovrappeso
Lavori o sport che si svolgono con il ginocchio flesso
Alterazioni anatomiche dell’apparato estensore che portano ad un sovraccarico su una delle due faccette articolari
Alterata conformazione anatomica della rotula, della troclea oppure del tendine rotuleo
Diagnosi
La diagnosi viene fatta con una prima valutazione clinica e la storia del paziente assume notevole rilevanza nella diagnosi. Il problema di una alterazione anatomica o di un cattivo allineamento del sistema estensore è molto frequente in giovani donne. Un problema di sovraccarico funzionale è più frequente in maggiore età. Il segno più frequente è lo scroscio articolare che si apprezza in flesso-estensione con la mano sulla rotula. Frequente è anche la produzione di rumori quando ci si alza dalla sedia. La diagnosi radiologica avviene praticando un esame radiografico del ginocchio completo e con le proiezioni assiali. Ulteriori informazioni si ottengono con una TC o RM nei tagli assiali.
Trattamento del dolore alla rotula
Nei casi lievi il trattamento può essere anche solo fisiochinesiterapico, che si esegue rinforzando alcuni muscoli stabilizzatori della rotula ed indossando una ginocchiera apposita. Anche alcune infiltrazioni articolari di acido ialuronico possono essere di aiuto.
Nei casi più gravi si ricorre alla chirurgia. Il primo passo è una artroscopia che serve a confermare la diagnosi e, sempre in artroscopia, si possono praticare lisi (scivolamenti) di alcuni legamenti che aiutano a centrare la rotula sulla troclea. Se tutto ciò non fosse sufficiente si ricorre a trasposizione della tuberosità tibiale anteriore per riallineare l’apparato estensore.
Fase post-chirurgica
Il paziente torna in stanza con apposito bendaggio compressivo e con drenaggio articolare. Nel caso di intervento sulla tuberosità tibiale anteriore, anche con ginocchiera rigida in estensione. In entrambi i casi il pernottamento in clinica è di uno/due giorni per valutare l’andamento ed il sanguinamento. E’ consigliata la deambulazione con doppio bastone e carico sfiorante nel post-operatorio.