Skip to main content

1° Giornata per la prevenzione dell’osteoporosi e dell’artrosi dell’arto inferiore

In data 28 settembre 2024, presso l’ambulatorio polispecialistico organizzato dal dott. Antonio Zarrillo della farmacia di Cairano si è svolta la prima giornata di prevenzione dell’osteoporosi dedicata a tutti i pazienti con rischio di osteoporosi e quindi di frattura patologica.

L’ambulatorio è situato presso il comune di Cairano in via Roma. La giornata dal punto di vista medico è stata curata e seguita dal dott. Giuseppe Monteleone, medico chirurgo ortopedico già primario presso grandi centri specialistici ortopedici della regione Campania.
La scelta di iniziare con l’osteoporosi nasce dal grande impatto sociale che questa patologia ha, se non diagnosticata precocemente.

L’osteoporosi infatti è una condizione clinica paragonabile ad una epidemia che colpisce silenziosamente moltissime persone, soprattutto le donne dopo la menopausa e che si manifesta tragicamente solo dopo la comparsa delle sue complicanze. L’osteoporosi è una malattia sistemica caratterizzata da una importante perdita della massa e della qualità dell’osso cui consegue un aumento della fragilità dello scheletro.

Le fratture da osteoporosi più frequenti sono quelle dei corpi vertebrali, del femore prossimale e dell’avambraccio. Sono tutte fratture impegnative da curare e molto invalidanti per le persone affette, oltre ad avere un costo sociale molto elevato. Da qui l’importanza di una prevenzione precoce con trattamenti a lungo termine per evitare le complicanze.

Il grande successo della giornata di prevenzione con oltre 25 esami effettuati ci ha spinto ad organizzare una seconda giornata in data 9 novembre 2024.

Prevenire gli infortuni sportivi

L’attività fisica regolare è fondamentale per mantenere una buona salute fisica e mentale. Tuttavia, con la pratica sportiva arriva anche il rischio di infortuni, che possono variare da lievi distorsioni a gravi fratture. Prevenire questi infortuni non solo preserva il benessere fisico, ma riduce anche il rischio di complicazioni a lungo termine. Una corretta diagnosi ortopedica è cruciale per identificare tempestivamente i problemi e gestirli in modo efficace.

I Tipi di infortuni sportivi più comuni

Tipi di infortuni sportivi

Gli infortuni sportivi possono includere una varietà di condizioni, tra cui distorsioni articolari con lesioni capsulo-legamentose, lesioni muscolari che possono variare da semplici contratture fino ad una lesione completa, lesioni tendinee e fratture ossee di vario tipo e gravità. Tutte queste lesioni possono variare enormemente in gravità e richiedono differenti approcci terapeutici.

Sport a Rischio

Tutte le attività sportive, soprattutto se praticati ad alto livello ed in maniera agonistica possono provocare problemi osteo-muscolari, sia di tipo traumatico sia da sovraccarico. Ogni sport ha un proprio gesto atletico che può portare a lesioni specifiche per quello sport. Alcuni sport, inoltre, sono più soggetti a determinati tipi di infortuni, gli sport di contatto per esempio a lesioni traumatiche, gli sport ripetitivi a lesioni croniche da overuse. Ad esempio, le distorsioni con lesioni capsulo-legmentose del ginocchio sono comuni nel calcio, al contrario nel tennis sono molto comuni le lesioni tendinee. La conoscenza dei rischi specifici associati allo sport praticato può aiutare a prevenire le lesioni e migliorare il trattamento con un ritorno precoce alla attività sportiva.

L’importanza della prevenzione

Prevenzione attraverso il riscaldamento e l’allenamento

Una buona prevenzione degli infortuni inizia con un corretto piano di allenamento mirato a rinforzare tutti i muscoli coinvolti nel gesto atletico. È necessario sottolineare che rinforzare tutti i muscoli intorno ad una articolazione previene anche l’insorgenza di danni capsulo-legamentosi in quanto i muscoli concorrono in maniera significativa alla stabilizzazione articolare. Anche nei gesti atletici ripetitivi una buona tonificazione muscolare concorre a prevenire i danni muscolari e tendinei da sovraccarico. Prima della prestazione atletica un buon riscaldamento e stretching muscolare riducono la tensione muscolare e migliorano la flessibilità, diminuendo il rischio di lesioni.

Attrezzatura e tecniche corrette

L’uso di attrezzature sportive adeguate e l’applicazione di tecniche corrette durante la pratica sportiva sono fondamentali per evitare lesioni. Un’adeguata protezione e un corretto approccio tecnico possono fare la differenza tra una sessione di allenamento sicura e un infortunio grave.

Il Ruolo dell’Ortopedico nella diagnosi e trattamento

L’ortopedico gioca un ruolo chiave nella prevenzione e nella gestione degli infortuni sportivi. Con competenze specifiche, un ortopedico può valutare la gravità dell’infortunio e determinare il trattamento più appropriato. Il trattamento negli sportivi deve infatti essere mirato in rapporto a molte variabili, come il tipo e entità della lesione, al tipo di sport praticato, all’età dell’atleta ed alla conformazione fisica dello sportivo. Anche le tempistiche di trattamento possono essere diverse rispetto alla stessa lesione in paziente non sportivo. La riabilitazione nello sportivo è diversa e spesso può essere più aggressiva e precoce.

Importanza della diagnosi precoce

Una diagnosi precoce degli infortuni è essenziale per evitare complicazioni a lungo termine. Un’adeguata valutazione ortopedica consente di intervenire tempestivamente, migliorando le possibilità di un recupero completo.

Come il Dr. Giuseppe Monteleone può aiutare

I Servizi del Dr. Giuseppe Monteleone

Il Dr. Giuseppe Monteleone è specializzato in ortopedia e traumatologia, offrendo trattamenti personalizzati per prevenire e trattare gli infortuni sportivi. La sua esperienza garantisce una gestione professionale e attenta ad ogni dettaglio. Il dott. Monteleone inoltre è un punto di riferimento nazionale nel trattamento delle lesioni capsulo-legamentose e tendinee con tecniche innovative, mini invasive, con fattori di crescita e con utilizzo mirato di cellule staminali autologhe. Se sei uno sportivo e vuoi prevenire infortuni o hai subito un trauma, non aspettare che la situazione peggiori. Prenota una visita con il Dr. Giuseppe Monteleone per una diagnosi accurata e un trattamento su misura.

Mako, precisione e accuratezza negli interventi di artoprotesi di anca e di ginocchio

La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico si è dotata del braccio robotico per la protesi personalizzata.

Dimenticate gli interventi effettuati con la chirurgia ortopedica classica, anzi no. Teniamoli presente e facciamo la sorprendente scoperta che Mako, il robot per la protesi ortopedica, riesce a effettuare interventi di artoprotesi di anca e di ginocchio parziale e totale con maggior precisione e accuratezza rispetto agli interventi effettuati con la chirurgia ortopedica classica. Ovviamente, dietro rimane fondamentale l’esperienza dei camici bianchi. A dotarsene subito, la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

Grazie a una progettazione della protesi che viene effettuata sul singolo soggetto, attraverso le immagini della TC, lo specialista ortopedico realizza sul software un modello 3D della zona da operare e una protesi ad hoc. In considerazione dell’anatomia, dei legamenti dell’articolazione e dello spessore della cartilagine del paziente. Il chirurgo, in sala operatoria, guida il braccio robotico con la possibilità di correggere e calibrare l’inserimento della protesi, riducendo l’incidenza dell’errore umano.

La combinazione tre componenti

Sono tre i componenti importanti: il braccio robot-assistito, un monitor per stabilire il corretto posizionamento delle protesi e un modulo guida, che garantisce la corretta esecuzione della procedura. La chirurgia protesica robotica è una soluzione mini-invasiva, che consente di preservare osso e cartilagine e garantisce il miglior allineamento delle componenti protesiche. Anche la protesi impiantata dura più a lungo.

L’intervento effettuato con Mako è particolarmente indicato nei casi di artrosi, osteoartrosi e artrosi post-traumatica del ginocchio. Oltre che nei casi di artrosi e fratture del collo del femore per l’intervento di protesi all’anca.

Meno bisturi e più tecnologia nel trattamento delle fratture

La chirurgia mininvasiva è entrata a pieno titolo in traumatologia per affrontare le conseguenze di incidenti stradali, sportivi e domestici. Questa pratica si traduce in cure meno traumatiche e meno dolorose e tempi di recupero più rapidi. Al posto delle ampie incisioni per raggiungere l’osso fratturato e ricomporlo oggi, dopo accurate indagini con l’ausilio della Tac, si introducono piastre attraverso piccoli fori che si fanno “scivolare” tra i muscoli per metterle in posizione. I metodi tradizionali comportavano, invece, interventi invasivi con il sempre presente rischio di infezioni sui tessuti già traumatizzati e lacerati. .

Il dottor Fabrizio Cortese, presidente di OTODI (Ortopedici Traumatologi Ospedalieri d’Italia), ha bene presente il momento in cui è avvenuto il passaggio e quale sia la sua importanza: “Inizialmente agivamo dall’esterno solo in artroscopia per riparare i menischi all’interno del ginocchio, ma ci siamo resi conto che sviluppando queste tecniche avremmo potuto operare anche sulle fratture danneggiando meno i tessuti molli che gli stanno intorno – ha spiegato in una sua dichiarazione -. La nostra preoccupazione maggiore era quella di evitare le infezioni, perché una infezione ossea è uno problema tra i più difficili da risolvere”.

L’evoluzione metodologica e tecnologica ha la sua applicazione nell’Orthopedic Damage Control, cioè nel fissare con viti e fissatori la frattura e poi nell’operare dopo diversi giorni quando i tessuti si sono normalizzati. Fondamentale è l’ARIF, la fissazione artroscopica assistita, con l’ausilio di microtelecamera introdotta nell’articolazione per seguire al millimetro come ricomporre l’osso fratturato.

Una Rete Trauma Nazionale

Ortopedia e traumatologia diventano sempre più sicure e sofisticate, grazie a attrezzature ad alta tecnologia e medici con una formazione e una preparazione specifica. L’auspicio è che si diffondano sempre di più i centri specializzati in chirurgia per il bacino, altri per la caviglia, altri per il ginocchio e così via. In attesa che, grazie all’impegno di tutte le autorità sanitarie competenti, nasca al più presto una Rete Trauma Nazionale.

Realtà aumentata nell’intervento di protesi al ginocchio: l’Ortopedia di Tortona fa scuola

L’Ortopedia di Tortona fa scuola, grazie alla robotica che ha raggiunto vette inimmaginabili e alla collaborazione con il più grande esperto di chirurgia robotica ortopedica. Il chirurgo australiano Chris Roberts, che si divide tra il Mater Private Hospital di Sidney e il Northern Beaches Hospital di Frenchs Forest, è stato tra i primi utilizzatori del robot ortopedico nel suo paese.

Personalizzazione nel posizionamento della protesi di ginocchio

Nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Tortona ha assistito ad alcuni interventi di protesica di ginocchio realizzati con l’ausilio della realtà aumentata. La nuova tecnologia che da oltre un anno ha reso questo uno dei più rinomati centri in cui essa è praticata. Non a caso Giancarlo Bonzanini, direttore della struttura di Ortopedia, fa parte di un gruppo di esperti europei utilizzatori della realtà aumentata nella protesi di ginocchio.

La personalizzazione nel posizionamento della protesi di ginocchio offre risultati decisamente migliori rispetto agli interventi praticati con le metodologie tradizionali. Le protesi del ginocchio devono essere diverse per ogni diverso paziente e le differenze possono essere minime, si esprimono spesso in pochi millimetri o gradi.

La metodica, estremamente innovativa, ha l’obiettivo di migliorare l’applicazione chirurgica della tecnologia e di sviluppare centri dedicati all’apprendimento per i chirurghi ortopedici che si vogliono confrontare ed apprenderla.